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Piano di crisis management, che cos’è e perché è così importante? Soprattutto, come predisporre una strategia efficace?

Con il termine crisis management s’indica il processo con cui un’organizzazione affronta una situazione che rischia di danneggiare performance e reputazione aziendale, attuando pratiche che permettono di prevenire, gestire e smussare le conseguenze negative della crisi.

Crisis management cos’è

Il crisis management è necessario per affrontare problemi e interruzioni che si verificano durante la normale attività lavorativa, provocati da eventi interni o esterni all’azienda e che possono comportare seri danni per la brand reputation, la performance aziendale o, in casi estremi, condurre al fallimento.

In quali casi parliamo di crisi aziendale?

La “crisi” si verifica quando fatti o eventi in grado di danneggiare la reputazione e la performance aziendale diventano di dominio pubblico, e si perde il controllo sull’informazione e le discussioni sul marchio, rendendo difficile gestire i flussi d’informazioni al riguardo. Dal momento che queste crisi possono danneggiare seriamente la reputazione di un’azienda, è bene dotarsi di strumenti di controllo atti a prevenire o a scongiurare le conseguenze di una crisi dell’organizzazione.

Le aziende devono essere pronte a queste sfide in qualsiasi momento e munirsi di strumenti e risorse adeguate per affrontare i problemi più difficilmente gestibili. L’obiettivo del crisis management è rispondere a minacce potenziali o effettive, implementando all’interno dell’azienda, con l’aiuto di veri professionisti, una condotta reattiva, nell’ottica del monitoraggio e della prevenzione di potenziali problemi che potrebbero danneggiare l’azienda e i suoi shareholder. In caso di emergenza, le decisioni vanno prese in maniera tempestiva, e per farlo è necessario stabilire un piano di crisis management efficace, con linee guida sulle azioni da intraprendere e sui soggetti da attivare.

Le fasi del crisis management

Il processo di crisis management può essere articolato in tre fasi distinte:

  • Ricerca, monitoraggio e preparazione

Nella prima fase si analizza l’ambiente interno ed esterno all’azienda. È possibile così individuare eventuali limiti, mancanze, rumori o qualunque tipo di vulnerabilità che possano rappresentare un rischio per l’integrità del business. In base alle ricerche e al monitoraggio, si procede all’elaborazione di un piano di gestione di crisi e alla realizzazione di pratiche di esercitazione e simulazione di crisi.

  • Risposta e adattamento

Nella seconda fase, l’azienda reagisce a una crisi imminente o in corso, sulla base delle linee guida stabilite in fase di preparazione, rimediando a incidenti inaspettati e svariati scenari di crisi che possono presentarsi.

  • Ripresa

Con l’ultima fase vengono attuate tutte le azioni volte a ripristinare lo status quo, e a minimizzare e riparare eventuali danni provocati all’azienda a tutti i soggetti coinvolti (con eventuali risarcimenti).

Tipologie di crisi aziendale

Prima di creare un piano di crisis management occorre, tuttavia, conoscere meglio le varie cause di crisi che possono colpire le aziende. A seconda di queste, l’intervento di crisis management può variare molto. In generale, possono verificarsi situazioni di questo tipo:

  • disastri naturali, epidemie e attentati: condizioni atmosferiche che provocano danni gravi alle infrastrutture, interrompendo le normali attività dell’azienda. Ad esempio, terremoti o attentati terroristici possono colpire i dipendenti e provocare morti e feriti;
  • attacchi criminali, azioni di sabotaggio o estorsione: queste problematiche possono mettere in cattiva luce la reputazione aziendale se l’organizzazione non è preparata a rispondere e a difendersi da false accuse false e intenzionali. Per difendere la propria posizione, l’azienda dovrà essere pronta a porre in essere, in breve tempo, misure adeguate per riparare eventuali danni causati e tutelarsi legalmente;
  • pratiche non sostenibili e corruzione: se ci sono in gioco pratiche di business intenzionali e dannose per gli stakeholder o per l’ambiente lavorativo, possono verificarsi corruzione e pratiche finanziarie illecite da contrastare;
  • errore umano: le crisi dovute a errori commessi da dipendenti o dal top management possono mettere a rischio la sicurezza o avere un impatto negativo sugli stakeholder, se non gestite adeguatamente
  • guasti tecnici: in presenza di guasti energetici o danni al sistema informatico, occorre intervenire per scongiurare gravi implicazioni per la produzione;
  • altre problematiche relative a carenza di innovazione e aggiornamento, crisi di comunicazione, conflitti con i dipendenti e sindacati. Si tratta di crisi che possono diventare oggetto di critica da parte dell’opinione pubblica, con conseguenti ripercussioni nel caso in cui l’azienda non riesca a dialogare in maniera appropriata con i soggetti interessati.

Ed esistono molti altri tipi di crisi che possono verificarsi, che possono essere individuati con un’attenta analisi per riuscire a pianificare le reazioni opportune.

Prevenzione delle crisi aziendali

Tra le attività di preparazione e prevenzione dev’essere sempre inserita anche la ricerca di nuovi tipi di crisi, che permettano di superare i limiti delle tradizionali categorie, inadatte alla crisi che sopraggiungerà.

La pratica di crisis management comprende quindi anche le attività di prevenzione e individuazione di tutti i potenziali scenari di crisi che possono emergere. Il piano di crisis management, quindi, è soltanto un elemento all’interno di un più ampio programma di gestione della crisi che l’azienda dovrebbe implementare.

Per cui, la strategia di crisis management deve comprendere la rilevazione dei “segnali deboli di crisi”, cioè indicatori di problematiche che comportano dei rischi per l’organizzazione, e valutare il grado di preparazione per affrontare questi rischi. Sono poche, infatti, le aziende che mettono alla prova la loro preparazione con esercizi di simulazione. L’attribuzione di ruoli e compiti da svolgere dai diversi soggetti in caso di crisi aziendale è fondamentale, e tutti i soggetti devono essere informati su cosa fare, in modo da attivarsi in modo tempestivo in caso di necessità.

Il ruolo dell’IoT

L’IoT può essere un punto di svolta nella prevenzione dei disastri attraverso dati basati su sensori in tempo reale. Vediamo alcuni esempi:

  • Veicoli che utilizzano la telematica
  • Livelli dell’acqua tramite sensori
  • Sensori per rilevare incendi, tornado, terremoti, nubifragi e attività vulcaniche
  • Protezione delle infrastrutture critiche attraverso la manutenzione predittiva delle risorse di gestione dei disastri.
  • Mitigazione dei pericoli attraverso il monitoraggio dell’ambiente utilizzando sensori per inquinanti e contaminanti, inclusi scenari radioattivi.
  • Abilitazione del sistema di monitoraggio di allerta precoce

Inoltre, l’IoT può essere un ottimo strumento per facilitare gli sforzi e le attività di ripristino attraverso:

  • Utilizzo della tecnologia dei sensori per l’identificazione e l’autenticazione dei beneficiari
  • Tecnologia dei sensori per l’identificazione e l’autenticazione dei beneficiari
  • Utilizzo di smart card e RFID per l’esborso agevolato
  • Creazione di una rete logistica virtuale che consente agli operatori dell’hub e ad altri di monitorare il traffico in tempo reale e facilitare la comunicazione tra tutte le parti coinvolte.

Vantaggi dell’IoT per il crisis management

Vediamo quindi quali sono i principali vantaggi dell’applicazione dell’IoT nella gestione dei disastri:

  • Le organizzazioni ottengono un quadro chiaro delle operazioni con la visibilità dei dati in tempo reale;
  • Le aziende possono estrarre dati attuali e storici da più fonti, trasformandoli in informazioni rapidamente accessibili e fruibili per decisioni più rapide e meglio informate;
  • Contribuisce a creare un unico hub di informazioni integrato;
  • Le agenzie possono costruire una solida fonte d’informazioni a cui tutti i soggetti, comprese le agenzie governative, le ONG, gli operatori delle infrastrutture e la community, possono contribuire e da cui lavorare;
  • Aumenta la collaborazione e l’interoperabilità: consente a tutte le parti interessate di lavorare insieme in modo più efficace creando flussi di lavoro, processi, moduli e piani coerenti e condivisibili che affrontano disastri ed emergenze di ogni tipo.

Come creare un piano di crisis management

Vediamo ora come creare un piano di crisis management efficace. Dal momento che esistono diverse tipologie di crisi aziendale, i piani d’intervento possono variare molto a seconda dello scenario da affrontare. Esistono però alcuni elementi che devono essere necessariamente considerati per lavorare a un piano di crisis management efficace.

Innanzitutto, è necessario studiare bene cause e vulnerabilità che potrebbero o che hanno portato a una crisi specifica, analizzare le relative conseguenze e stimare la dimensione dei danni nel breve e lungo termine. Dopo aver definito lo scenario di crisi su cui intervenire, si passa alla definizione delle linee guida da seguire, cioè alla creazione e di un protocollo d’azione dettagliato in cui vengono stabiliti i compiti e le persone che devono occuparsi di ognuno di essi.

Hai bisogno di un team che si occupi del tuo piano di crisis management per prevenire attacchi all’azienda? Rivolgiti agli specialisti del settore: contattaci da questa pagina.

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IoT aziende, l’Italia è sempre più all’avanguardia. Scopri cosa sta succedendo

In Italia, il mondo IoT aziende sta decollando. E tra i segmenti di mercato contraddistinti da maggiore dinamismo, possiamo annoverare le Smart Home e Smart Factory. Infatti, l’offerta di soluzioni IoT è molto dinamica e in continuo sviluppo, anche grazie alle numerose startup presenti. Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Internet of Things ha dichiarato: «Il mercato italiano dell’Internet of Things è in pieno sviluppo. Prosegue a ritmi sostenuti la crescita di mercato in termini di valore e di maturità dell’offerta, si evolvono le tecnologie e si espandono le reti di comunicazione Lpwa (Low Power Wide Area) a cui si affiancano le sperimentazioni 5G».

I servizi basati sull’IoT rappresentano, appunto, una leva non indifferente: accanto alla gestione di dati in Cloud affiorano applicazioni più evolute, ad esempio per il monitoraggio dello stato di occupazione dei parcheggi in città, e per la manutenzione predittiva dei macchinari nelle fabbriche.

Un recente report di IOT Signal descrive i vari Paesi che stanno effettuando questa transizione, e si sofferma in particolar modo sulla situazione in Italia. Vediamo insieme quali sono i dati evidenziati dallo studio.

La classifica dei Paesi adottanti

Oggi l’IoT è ampiamente adottato a livello globale, con Australia, Italia e Stati Uniti in testa alla classifica. In merito alla percentuale di progetti in fase di utilizzo, gli Stati Uniti sono in cima con il 27% rispetto a Spagna (22%) e Australia (18%).

L’incremento dell’utilizzo dell’IoT è notevole negli Stati Uniti: il 78% delle aziende prevede di utilizzare maggiormente l’IoT nei prossimi due anni. E solo il 53% delle aziende tedesche, con il 51% delle imprese giapponesi, ha già pianificato di aumentare l’utilizzo entro il 2023.

Le tempistiche di utilizzo non sono da meno. L’Italia è in testa alla classifica, con una media di 10 mesi per arrivare alla fase di utilizzo di un progetto IoT. Gli Stati Uniti e la Spagna impiegano 11 mesi, e in Giappone s’impiegano mediamente 12 mesi. La Cina e l’Australia raggiungono la meta dopo 16 mesi: occorre più tempo perché è necessaria una conoscenza dell’IoT più approfondita.

Perché le imprese italiane adorano l’IoT?

Gli elementi principali che spingono le aziende italiane ad avviare progetti IoT consistono nella possibilità di ottenere benefici di efficienza (75%) e di efficacia (58%). Tuttavia, sono ancora tante le aziende che indicano come ostacolo all’adozione la mancanza di competenze.

Poche, invece, le imprese italiane che vogliono sviluppare competenze IoT al proprio interno con l’assunzione di personale specializzato o mediante programmi di formazione per le risorse disponibili in azienda.

IoT, i benefici per le aziende italiane

Dall’adozione sempre più diffusa delle tecnologie IoT, tutte le aziende italiane possono trarre evidenti benefici. Possiamo citarne alcuni dei più ricorrenti:

  • Ottimizzazione e gestione dei processi produttivi;
  • Monitoraggio asset produttivi e verifiche sulla produzione;
  • Manutenzione predittiva per anticipare e prevenire eventuali guasti;
  • Maggiore sicurezza sul lavoro;
  • Sensibile riduzione dei costi;
  • Stoccaggio e imballaggio merci smart mediante automazione.

Insomma, la tendenza sempre più diffusa nel ricorso alle soluzioni IoT, in tanti settori diversi, è sempre più avvertita dalle aziende, che in Italia spiccano per velocità di esecuzione e messa in opera. E c’è da scommettere che, presto, questi dati saranno amplificati dalla necessità via via crescente di gestire grandi quantità di dati da parte delle imprese.

Una rivoluzione ancora in corso, ma che sta prendendo piede anche grazie alla lungimiranza e alla grande spinta verso l’innovazione che caratterizza il tessuto imprenditoriale e produttivo italiano.

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Fiera Sicurezza Milano – Octopus IoT parteciperà a Sicurezza 2021, dal 22 al 24 novembre 2021

Octopus IoT parteciperà a Sicurezza 2021, la manifestazione di riferimento in Europa per security e antincendio, che si svolgerà dal 22 al 24 novembre 2021 a Fiera Milano, in contemporanea con Smart Building Expo e Made Expo.

La formula espositiva non cambia, e mira a favorire l’incontro tra produttori e buyer per monitorare l’evoluzione di un mercato di grande interesse, in continuo cambiamento. Un’opportunità unica per valutare l’innovazione tecnologica e le soluzioni più avanzate oggi disponibili sul mercato, e per aggiornarsi su trend, normative e scenari.

Ritorna inoltre la Cyber Arena, l’evento della Fiera della Sicurezza dedicato a un tema di primo piano per ogni contesto di business. Per la prima volta vedremo una proposta di filiera allargata: infatti, Sicurezza 2021 sarà abbinata a Smart Building Expo, la manifestazione della home and building automation e dell’integrazione tecnologica, e a MADE expo, manifestazione leader in Italia per il settore delle costruzioni. I tre eventi apriranno in contemporanea a Fiera Milano (Rho).

Fiera Sicurezza 2021, dove trovarci

Nel corso della fiera, Octopus IoT presenterà tutte le novità riguardanti il portale perfortuna.it® e il device Securho® presso il Padiglione 7, Stand F 21.
Perfortuna.it® è il primo marketplace dedicato al mondo della sicurezza. In particolare, nasce dalla volontà di mettere in collegamento cittadini, istituti di vigilanza e aziende produttrici e distributrici di prodotti relativi alla sicurezza e creare valore aggiunto per ciascuno di questi attori attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative in ambito IoT in grado di soddisfare il bisogno di sicurezza dell’individuo e delle famiglie.

Registrandosi gratuitamente a perfortuna.it® i cittadini possono acquistare direttamente servizi di vigilanza su misura, scegliendoli tra quelli disponibili nella propria zona di residenza o nella zona in cui è ubicata la propria attività commerciale. Gli Istituti di Vigilanza possono vendere online i loro servizi decidendo in autonomia le proprie politiche commerciali e di prezzo, in un mercato di libera concorrenza. Le aziende, invece, possono creare all’interno della piattaforma veri e propri e-shop personalizzati per promuovere e commercializzare i propri prodotti di sicurezza.

Durante l’evento fieristico verrà presentata la nuova veste grafica di perfortuna.it®, che rispetto alla precedente mira ad offrire all’utente un’esperienza di navigazione più fluida e coinvolgente. Una novità importante è rappresentata dal tool “Configuratore” che attraverso poche semplici domande (“In che tipo di casa abiti? Hai già un sistema di allarme? Quali sono le tue esigenze? Quante porte sono accessibili dall’esterno?” ecc.) aiuta l’utente ad individuare le sue esigenze di sicurezza e al contempo abilita gli esperti di sicurezza del portale a proporre la soluzione più adatta.

Fiera della Sicurezza Milano: Securho®

Securho® è il dispositivo hardware di sicurezza domestica che permetterà agli utenti di entrare nel mondo perfortuna.it®. Attraverso la piattaforma perfortuna.it®, chi possiede Securho® può attivare il proprio sistema di allarme, disattivarlo, guardare in tempo reale le immagini trasmesse dalle telecamere e sapere se qualche evento avverso si sta verificando. Inoltre, questo strumento integra in un unico device le funzionalità di una centralina di allarme e di un Digital Video Recorder. In particolare, in fiera sarà possibile prendere parte a dimostrazioni pratiche sul dispositivo ed apprezzarne dal vivo tutte le caratteristiche:05
• 4 ingressi e 4 uscite digitali
• Fino a 8 IP Cam
• Zone filari e wireless
• Modulo di espansione su rete LAN per zone cablate, senza limiti
• Sensori/devices wireless Z-Wave, senza limiti
• Partizioni, zone, timer, senza limiti
• Telecomandi virtuali con APP (IoS e Android), senza limiti
• 2 Porte USB
• Collegamento al router via wi-fi o Ethernet
• Aggiornamenti Firmware e Software OTA
• Cruscotto WEB e APP (IoS e Android)
• Programmazione facilitata con menù guidato
• Modulo GSM (Versione Plus)
• Compatibile con protocollo IP SIA (Versione Premium)

Vi aspettiamo, quindi, per parlare insieme di nuove tecnologie e tecniche di sicurezza all’avanguardia.

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In che modo l’IoT sta cambiando il modo di vivere nelle città di tutto il mondo? Scopriamolo insieme, con esempi concreti

Lo ha precisato anche Theo Veltman, direttore delle invenzioni per la città di Amsterdam: “Se la tecnologia non può aiutare le persone a raggiungere la gioia, allora non c’è assolutamente nessuna buona ragione per l’esistenza della tecnologia”. Questa affermazione è quantomai vera se parliamo di tecnologia IoT (Internet of Things), e più in generale di tutte le tecnologie che possono contribuire a migliorare la qualità della vita, in particolar modo in ambienti molto popolati come quelli delle città.

In che modo, quindi. le città di tutto il mondo stanno sfruttando l’IoT per migliorare lo stile di vita urbano e aumentare il benessere degli abitanti in città?

1. Ridurre i problemi del traffico

Tra i problemi principali sui cui molte aziende si concentrano, c’è quello di alleviare la congestione del traffico e aiutare gli automobilisti a trovare un posto in cui parcheggiare. Un’infrastruttura
abilitata per l’IoT con sistemi di traffico intelligenti, strade più sicure, parcheggi a led, costi adeguati e pagamenti per il parcheggio può restituire agli automobilisti intrappolati nelle loro auto fino a 60 ore all’anno. Una stima effettuata sulla base di un’analisi promossa da Intel di Juniper Research. Le informazioni contenute nell’Intelligent Transportation Society of America dimostrano, inoltre, che il 30% della congestione del traffico nelle città deriva dai conducenti che cercano aree di parcheggio.

2. Migliorare la qualità dell’aria

I sensori incorporati nelle strade, o persino le telecamere HD montate su lampioni intelligenti, possono verificare quando le aree di parcheggio tornano libere, così gli automobilisti possono scoprire il posto disponibile più vicino tramite un’applicazione IoT dallo smartphone. E poiché le immagini contengono notevoli quantità di dati IoT, un programma di visione artificiale
integrato può accumulare vari tipi di informazioni.

Un sistema inizialmente implementato per monitorare i parcheggi può essere aggiornato per monitorare il flusso di traffico, le buche e la spazzatura. Questo tipo di processo di parcheggio è stato istituito a Barcellona, dove le visite sono state ridotte perché meno automobili girano intorno agli isolati alla ricerca di un posto. Riducendo le emissioni di scarico delle auto, si migliora anche la qualità dell’aria.

Il marchio tedesco Bosch sta operando con Daimler nell’ambito di un sistema alternativo che utilizza sensori nelle automobili per monitorare le aree di parcheggio vuote. I rilevatori inviano questi dati al tuo cloud, e quest’ultimo guida gli altri automobilisti verso i posti liberi. Tre dispositivi IoT, anch’essi realizzati da Bosch, sono stati fissati nei lampioni a Las Vegas, per sperimentare il monitoraggio della qualità dell’aria e per attivarsi se l’anidride carbonica si accumula in un luogo specifico.

Gli ingegneri del progetto hanno creato un device IoT per il tracciamento della qualità dell’aria molto compatto, fino a quando non è entrato in un contenitore delle dimensioni di uno zaino.
L’apparecchio costa un decimo rispetto alle tecnologie rivali e analizza dozzine di fattori, come l’anidride carbonica e l’anidride carbonica.

3. Migliorare la circolazione delle auto

Las Vegas sta sperimentando alcuni progetti-pilota in un luogo del centro che chiama “il distretto dell’innovazione”. Primo obiettivo è aumentare il traffico derivante dall’implementazione di sensori agli incroci insieme all’apprendimento automatico. I rilevatori possono misurare automobili e pedoni e, a un certo punto, il sistema riesce a intuire i modelli di traffico, e anche il modo in cui, ad esempio, il traffico del lunedì differisce da quello del venerdì. Inoltre, può fornire consigli per l’ottimizzazione del flusso di traffico.

4. Facilitare l’accesso ai servizi governativi

Sant’Antonio, una cittadina del Texas, sta migliorando lo standard di vita in modo avanzato con nuovi servizi IoT. Il paese si distribuisce su 460 chilometri quadrati, pertanto le apparizioni in
tribunale possono comportare un lungo viaggio adatto a pochi. La città ha alleviato questa problematica per i cittadini con i monitor dei tribunali installati all’interno dell’area metropolitana.
Gli agenti di polizia possono anche utilizzare questi apparecchi per acquisire rapidamente i mandati, quando necessario.

5. Migliorare la vita dei cittadini anziani

L’IoT può anche migliorare la vita degli anziani, il che rende molto più facile per loro mantenere la propria autonomia e vivere in città con un facile accesso ad attività culturali, centri sanitari, amici più anziani e aree familiari. A Chicago, uno dei vantaggi più evidenti è che l’arrivo del trasporto pubblico intelligente consente agli anziani (e non solo) di spostarsi facilmente in città. Con il trasporto intelligente, tutti i tipi di trasporto vengono ottimizzati e collegati per generare un’esperienza semplice.

I pagamenti vengono gestiti da una piattaforma centralizzata, utilizzando una carta o un programma. Il tuo smartphone t’informa dell’orario di arrivo preciso di un treno o di un autobus, e un
programma ti aiuta anche a pianificare il percorso perfetto se implica cambiare modalità di trasporto.

Puoi salire a bordo di un autobus o della metropolitana, dopo aver già pagato il biglietto con il tuo cellulare. Con il debutto del programma di carte prepagate, la città ha anche sperimentato
l’integrazione con il bike sharing.

Questo è solo l’inizio. Chicago, infatti, sta cercando di rendere più “smart” altre città, condividendo il codice open source che è cresciuto, confidando che i vari comuni ricambieranno. E man mano che le città accumulano ulteriori informazioni, e si assicurano che siano accessibili agli sviluppatori di programmi e ai cittadini, presto emergeranno software e vantaggi nuovi di zecca. Unico ostacolo: utilizzando le informazioni che fluiranno nei sistemi l’IoT, crescerà il numero d’ingressi potenzialmente vulnerabili, per cui è fondamentale costruire strutturare sistemi di sicurezza end-toend fin dall’inizio.

Continua a seguirci per scoprire altre curiosità sul mondo dell’IoT.

Smart Metering

Il mercato italiano dell’IoT si consolida nel segmento Smart Metering legato alle Utility e si espande all’Agricoltura

Il mercato italiano dell’Internet of Things si consolida nonostante il Covid. Attualmente il giro d’affari dell’IoT ammonta a una cifra considerevole: 6 miliardi di euro. Con una flessione di appena il 3% a causa della pandemia, a fronte di un incremento del 24% nel 2019 e del 35% nel 2018. È questo il dato che emerge dallo studio pubblicato nel 2021 dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management – Politecnico di Milano.

In particolare, la spesa si divide fra le applicazioni che sfruttano la connettività cellulare (3 miliardi di euro, -6%) e altre che utilizzano tecnologie di comunicazione differenti (3 miliardi di euro, risultato identico rispetto al 2019).

93 milioni di oggetti connessi in Italia

Sono 93 milioni le connessioni IoT attive in Italia, di cui 34 milioni di connessioni cellulari e 59 milioni abilitate da altre tecnologie. Tra queste, emergono le reti Low Power Wide Area (LPWA), che raggiungono per la prima volta 1 milione di connessioni.

Numerosi anche i servizi collegati agli oggetti connessi, che valgono 2,4 miliardi di euro con una crescita del 4%, in controtendenza rispetto all’andamento generale del mercato.

IoT in Italia: Smart Metering & Smart Asset Management nelle Utility

Il primo segmento del mercato IoT in Italia è costituito dallo Smart Metering & Smart Asset Management nelle Utility, dal valore di 1,5 miliardi pari al 25% del totale, spinto ancora dagli obblighi normativi. Nel 2020 sono stati installati 2,7 milioni di contatori gas connessi presso le utenze domestiche, con una diffusione pari al 69%, e ben 4,8 milioni di smart meter elettrici di seconda generazione, per il 50% dei contatori elettrici totali.

A seguire troviamo anche le Smart Car, con un fatturato di 1,18 miliardi di euro, pari al 20% del mercato, e 17,3 milioni di veicoli connessi (il 45% del totale in Italia), e lo Smart Building, che vale 685 milioni di euro (+2%) ed è legato alla videosorveglianza e alla gestione dei consumi energetici degli edifici.

Cresce la Smart Agricolture

Uno dei comparti con la crescita più significativa è la Smart Agricolture (pari a 140 milioni di euro), trainata da soluzioni per il monitoraggio e il controllo dei mezzi e delle attrezzature agricole, con macchinari connessi e robot per le attività nei campi.

Fabbriche e logistica smart

Aumentano anche le soluzioni smart per le fabbriche (385 milioni di euro, +10%), la Smart Logistics (610 milioni di euro, +4%), con soluzioni per la gestione delle flotte aziendali e di antifurti satellitari, e 1,9 milioni di mezzi per il trasporto merci connessi tramite SIM, nonché le Smart City (560 milioni di euro, +8%), che presentano un aumento del numero di progetti avviati dai comuni, con i primi casi di successo per le collaborazioni fra pubblico e privato.

Al contrario, calano le Smart Home (505 milioni di euro, -5%) e l’ambito Smart Asset Management in contesti diversi dalle utility (265 milioni di euro, -20%), legati al monitoraggio di gambling machine per il gioco d’azzardo (740.000), ascensori (580.000) e distributori automatici (130.000).

Insomma, la crescita è più ampia quando si parla di smart metering e agricolture, e c’è da aspettarsi che nuovi settori saranno interessati da queste innovazioni con l’espandersi delle soluzioni proposte.

NFC

Tappi intelligenti per il settore Fashion: smart caps con NFC per potenziare l’engage economy

I tappi intelligenti, che incapsulano il tag NFC per inaugurare nuove forme di comunicazione e di servizio, stanno spopolando. La tecnologia IoT, infatti, permette al mondo della moda di offrire ai clienti messaggi personalizzati con lo storytelling dei prodotti attraverso mezzi digitali, in un modo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Inoltre, i “tappi intelligenti” costituiscono oggetti di design nonché prodotti parlanti, capaci di comunicare con gli smartphone in maniera semplice e intuitiva. Per il mondo Fashion e Luxury, quindi, la tecnologia IoT offre nuove opportunità di marketing, grazie al tag NFC integrato nel tappo, che permette di caricare informazioni associate alla tracciabilità di ogni prodotto e alle comunicazioni a valore aggiunto.

Tappi intelligenti, perché fanno la differenza?

Per prodotti come cosmetici, profumi, vini o liquori, l’identificazione a radiofrequenza integrata è univoca e abilita lo smart packaging, consentendo ai brand di potenziare la condivisione d’informazioni in modalità end-to-end. I dati inseriti nel tag NFC permettono di certificare in tempo reale l’unicità, originalità e autenticità di ogni singolo prodotto, tutelando brand e consumatori dalla contraffazione, dal mercato nero o da fenomeni come l’italian sounding, che sempre più spesso minacciano il Made in Italy nel mondo. La marcia in più viene dall’utilizzo della tecnologia NFC per offrire una nuova chiave di servizio anche sul front end, ai consumatori finali.

Smart cap per trasmettere informazioni

Se il cliente acquista un regalo, utilizzando un’app dedicata i commessi in negozio possono inserire nel tag un messaggio testuale personalizzato. Sul tag possono esserci anche altri tipi di messaggi multimediali, tra cui script, immagini, illustrazioni, schede prodotto, pagine web, video su Youtube e via dicendo. Il tappo diventa utile, perché contiene un messaggio-ricordo che dura nel tempo. Per i produttori e distributori questa opportunità limita la necessità di stampare volantini o brochure cartacee, adeguandosi a una filosofia paperless, decisamente ecologica.

Un bottonificio innovativo

I tappi intelligenti sono stati ideati da Caps & Fashion, divisione del bottonificio Corna & Fratus, azienda attiva nel settore da trent’anni. Fondata nel 1976 da PierLuigi Corna, presidente attuale, nelle vicinanze di Bergamo all’interno della cosiddetta Button Valley, è una realtà imprenditoriale italiana esemplare. Con oltre 200 ricamatrici interne ed oltre 300 esterne, ha anche un laboratorio di ricerca e sviluppo avanzati.

Un grande punto di forza è l’agilità organizzativa, in grado di sviluppare prototipi e campionari in maniera estremamente flessibile e adattiva. In questo modo, Corna & Fratus riesce a garantire le stesse caratteristiche di qualità e servizio a livello internazionale. Inoltre, nel rispetto degli standard qualitativi Reach, l’azienda ha stretto un accordo con la filiale SGS di Guangzhou, dove è possibile effettuare ogni tipo di test a tariffe agevolate.

Qualche anno fa, dunque, è arrivata l’idea di creare tappi smart, integrando un chip NFC in una linea brevettata, per rendere unico e immediatamente riconoscibile un prodotto di lusso. Per questo hanno stretto una partnership con Tracetoo, system integrator specializzato in tecnologie IoT e sistemi per la lotta alla contraffazione.

L’evoluzione dello smart packaging

La Radiofrequency IDentification (RFID), di cui l’NFC è una deriva oggi più diffusa per i pagamenti elettronici, è una tecnologia che viene ampiamente utilizzata a supporto della lotta alla contraffazione. Infatti, sistematizzare la condivisione d’informazioni relative a provenienza dei prodotti, sistemi di lavorazione e modalità di distribuzione, consente di velocizzare la movimentazione delle merci e di elevare i livelli di sicurezza nell’ambito dell’antitaccheggio e della falsificazione. Queste soluzioni funzionavano molto bene a livello di backend, e non sul frontend. I clienti, infatti, non avevano le stesse dotazioni tecnologiche degli operatori.

Con Vericode, TraceToo è riuscito a dare la migliore risposta tecnologica a questa esigenza: attraverso una piattaforma di gestione in cloud e l’uso di un QR code leggibile tramite dispositivi mobile, difende i prodotti dalla contraffazione, abilitando un sistema di certificazione garantito e immediato.

Strategie omnicanale 4.0 per l’engage economy

Da notare che i dispositivi mobili NFC sono 2 miliardi, e attualmente anche Apple ha aggiunto la funzionalità NFC a tutti i nuovi iPhone a partire da iPhone XS, XS Max e XR. Dopo l’inizio della pandemia, inoltre, c’è stata un’impennata nell’utilizzo dell’NFC anche per casi d’uso legati a strategie omnicanale 4.0. I tappi intelligenti, dunque, sono l’ultima frontiera di una gestione non solo data-driven, bensì anche vicina all’evoluzione dei consumatori che cercano sempre nuove emozioni. Quindi, per un customer engagement management più spinto, il tag NFC consente di costruire nuove soluzioni di attrazione in chiave personalizzata e a valore aggiunto per i brand del lusso e della moda.

Partono i primi corsi di Certificazione Securho® Professional tenuti da Octopus IoT!

La prima edizione dei corsi si terrà il 17 ed il 18 Settembre 2020, presso il Mediterranea Hotel & Convention Center, nella città di Salerno.

Le due giornate di formazione vedranno la partecipazione di installatori di impianti di sicurezza ed istituti di vigilanza provenienti da tutta Italia, desiderosi di arricchire la propria offerta di prodotti e servizi con Securho®, il prodotto che sta per rivoluzionare il mondo della home security.

Vantaggi

Al termine del corso i partecipanti otterranno la Certificazione Securho® Professional, che offrirà loro numerosi vantaggi:

  • Formazione tecnica per assistenza pre e post vendita sul dispositivo Securho®.
  • Formazione sui dispositivi compatibili.
  • Accesso gratuito all’assistenza tecnica.
  • Aggiornamento costante sulle novità (rilascio di patch e di aggiornamenti).
  • Gestione remota dei sistemi di allarme installati presso i clienti tramite il portale perfortuna.it®.
  • Supporto nelle attività di marketing e customer care verso i consumatori finali.

Il programma

I lavori si apriranno giovedì 17 Settembre alle ore 09.00 con un’introduzione sulla start-up innovativa e la mission con cui è nata, tenuta dal Dott. Luigi Giuliano, CEO di Octopus IoT. Subito dopo verrà illustrata l’idea di business su cui si fonda l’intero progetto e, a seguire, verrà fatta una panoramica sul portale perfortuna.it®

La giornata di formazione proseguirà con sessioni di approfondimento sulle principali funzionalità del portale, sia in ottica di utente di tipo Consumer (Cittadini), sia di utente Business (Istituti di Vigilanza, Aziende, Installatori).

La giornata successiva (venerdì 18 Settembre) sarà, dunque, dedicata al dispositivo Securho®, che verrà illustrato nei suoi aspetti tecnici e commerciali a cura del team tecnico di Octopus IoT, con particolare focus sul servizio di telegestione.

La formazione si concluderà con il rilascio degli attestati di Certificazione Securho® Professional ai partecipanti.

I corsi si terranno, naturalmente, nel pieno rispetto delle regole dettate dal protocollo di sicurezza anti-diffusione sars-Cov-2.

 

Un’intervista al Dott. Luigi Giuliano, CEO di Octopus IoT, è stata pubblicata su Costozero, magazine di economia, finanza, politica imprenditoriale e tempo libero di Confindustria Salerno. Continua a leggere

Intervista radiofonica

Il 24 Gennaio 2020 Irma Dattero e Michela Solitro dell’ufficio marketing di Octopus IoT hanno raccontato i progetti perfortuna.it® e Securho® ai microfoni di Radio Castelluccio  – RCS75, durante la trasmissione Sharing Innovation.

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Octopus IoT al Premio Best Practices per l’Innovazione 2019

Siamo lieti di annunciare che Octopus IoT è tra le start up ammesse alla XIII edizione del Premio Best Practices per l’Innovazione, che si terrà il 5 e il 6 Dicembre 2019 presso la Stazione Marittima di Salerno.

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